A MAGAZINE CURATED BY GLENN MARTENS
MULTICOLORE|6380/054
39,99 €
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Il numero 27 è stato curato da Glenn Martens, direttore creativo belga di Diesel e Y/Project.
Il lavoro di Martens è intriso di immagini gotiche tratte dalle opere dei maestri fiamminghi, spesso rielaborate attraverso una prospettiva contemporanea e con la tecnologia digitale. Questa contrapposizione ha un ruolo centrale nella sua edizione, evidenziando la ricerca di un equilibrio tra storia e contemporaneità. L'esplorazione di questo tema si concretizza in un ricco portfolio di fotografie scattate nella città natale di Martens, Bruges: il fotografo Arnaud Lajeunie e la stilista Ursina Gysi hanno fotografato in ogni angolo della città medievale 10 anni di Y/Project con iconiche modelle belghe, come Anouck Lepere, Delphine Bafort, Kim Peers, Anne-Catherine Lacroix e Roos Van Bosstraeten.
Un saggio di Nicole DeMarco esplora il fascino della figura della musa, nello specifico dell'artista preraffaellita Elizabeth Siddal, illustrando come tutte le muse dai capelli rossi della storia debbano a Siddal il loro status di it-girl. Le extension più lunghe realizzate dall'artista dei capelli Cyndia Harvey sono fotografate in una serie di immagini di Jordan Hemingway e dello stilista Robbie Spencer, ispirandosi a donne come la Siddal in abiti Diesel, Y/Project e Jean Paul Gaultier Couture. Invertendo l'idea, il performer irano-americano Sharok si esprime liberamente in una serie di autoritratti, intavolando una discussione sul sé e sulla rappresentazione.
In un proseguimento di questa contemplazione, Paul Kooiker fotografa una musa di lunga data, usando argilla e forme per giocare con la sua figura. La modella diventa una scultura. In maniera analoga, una serie a libera interpretazione della bellezza a opera della make-up artist Inge Grognard e del fotografo Zhong Lin trasforma il volto nella tela di un pittore, raggiungendo l'apice con l'immagine di copertina a forte impatto dell'edizione di A MAGAZINE curata da GLENN MARTENS.
Il lavoro di Martens è intriso di immagini gotiche tratte dalle opere dei maestri fiamminghi, spesso rielaborate attraverso una prospettiva contemporanea e con la tecnologia digitale. Questa contrapposizione ha un ruolo centrale nella sua edizione, evidenziando la ricerca di un equilibrio tra storia e contemporaneità. L'esplorazione di questo tema si concretizza in un ricco portfolio di fotografie scattate nella città natale di Martens, Bruges: il fotografo Arnaud Lajeunie e la stilista Ursina Gysi hanno fotografato in ogni angolo della città medievale 10 anni di Y/Project con iconiche modelle belghe, come Anouck Lepere, Delphine Bafort, Kim Peers, Anne-Catherine Lacroix e Roos Van Bosstraeten.
Un saggio di Nicole DeMarco esplora il fascino della figura della musa, nello specifico dell'artista preraffaellita Elizabeth Siddal, illustrando come tutte le muse dai capelli rossi della storia debbano a Siddal il loro status di it-girl. Le extension più lunghe realizzate dall'artista dei capelli Cyndia Harvey sono fotografate in una serie di immagini di Jordan Hemingway e dello stilista Robbie Spencer, ispirandosi a donne come la Siddal in abiti Diesel, Y/Project e Jean Paul Gaultier Couture. Invertendo l'idea, il performer irano-americano Sharok si esprime liberamente in una serie di autoritratti, intavolando una discussione sul sé e sulla rappresentazione.
In un proseguimento di questa contemplazione, Paul Kooiker fotografa una musa di lunga data, usando argilla e forme per giocare con la sua figura. La modella diventa una scultura. In maniera analoga, una serie a libera interpretazione della bellezza a opera della make-up artist Inge Grognard e del fotografo Zhong Lin trasforma il volto nella tela di un pittore, raggiungendo l'apice con l'immagine di copertina a forte impatto dell'edizione di A MAGAZINE curata da GLENN MARTENS.
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